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8/29/2006

Mare

Non me ne ero quasi accorto, ma era da tanto che non tornavo al mare. Naturalmente nello stesso posto, forse per ritrovare il tempo perduto e, in particolare un ricordo. Solo io negli scogli, affascinato ancora dalle onde che vanno e ritornano. Nessuno. Quando chiudono i bar la gente sparisce. E' tutto cosi' triste. La gente mangia, beve, prende il sole fino a bruciarsi, sguazza.... Ma, in fondo è totalmente estranea al mare, al Suo spirito. Tutto così triste,non il mare, il cielo, la Luna che, solo per poco ha fatto capolino. Tutto recintato, delimitato, protetto, organizzato....

Il mare oltre questi limiti...lo percepisco, lo sento. In un' onda è come se percorressi la terra. Perchè nulla come l'acqua simboleggia la presenza contemporanea in diversi luoghi. Ovunque l'acqua nella coscienza è la stessa, non esistono distanze, tempi percorsi. E' l'onda,la magica onda, dell'inizio, della Fine, alla quale, se ti abbandoni solo un istante, non tornerai piu' alla vita.... Perderai la strada. Penso che io, forse, sono piu' presente nel virtuale, a Te, a me stesso. Esisto di piu' nel pensiero dell'esistenza, ora che, forse, quando porto a spasso un corpo e lo specchio, ce ne sono qui dappertutto, parla sin troppo chiaro).
Negli scogli..... ma ci sono troppe luci, umane presenze adombrate, ancora vicine, chiuse in piccole stanze. Cammino fino al porto, osservo promesse di impossibili partenze. Sì non sono ancora arrivato e ho già nostalgia delle mie piccole cose....E la Luna, ora è nascosta.... E non sono ancora arrivato e lo so, lo so, non sono mai partito. Ma da dove, da dove..... Il Mare.... Ora, nella mia piccola stanza, si' ti ho sempre portato con me, lontano e vicino.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

non si è mai partiti...non si è mai arrivati...
ma ascoltiamo ogni passo... passare!

:-)
kaa

Anonimo ha detto...

"...Siamo onde,onda che canta,onda che geme.
Tu guardi triste...Non siamo onde superbe,onde sommesse.
Onde,e non più.L'acqua del mare è tanta.
Siamo in un attimo,e non mai le stesse.
Ora io son quella che già s'è
franta.
Ed io quella ch'ora là si frange.
L'onda che geme ora è lassù che canta;
l'ombra che ride,ai piedi tuoi già piange.
Noi siamo quello che sei tu: non siamo.
L'ombra del vuoto siamo...
Non sono. E'il vento ch'agita,confonde,
mesce,alza,abbassa; è il vento che ci schiaccia
contro gli scogli e rotola alle sponde..."

da "Naufrago"; G.Pascoli 1909