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8/26/2006

Incantesimo


Guardarsi allo specchio, un giorno qualunque e andare oltre la propria immagine, passare "oltre".
Scoprire che dietro lo specchio c'è un vetro dove guardano gli occhi assenti o disperati degli altri. Guardare ancora oltre il vetro e vedere riflesso se stesso nella nebbia.
Un'evanescente nebbia dove la tua figura è pallida e trasparente, quasi un fantasma dell'esistenza.
Allungare la mano e sentire il gelo del vetro.... sapere che infrangendo la barriera, tutto crollerà : l'immagine, lo specchio, la vetrata .
Forse rimarrà la nebbia o forse già domani un caldo sole la farà svanire o un colpo di vento.
Allora potresti vedere un vasto orizzonte.
Azzurro cielo, azzurro mare oppure una montagna, bianca sulla cima.
Certo cercherai te stesso, forse in una notturna stella, la prima notte che verrà nel cielo. Attenderai allora quell'oscurità che un tempo temevi.
Forse cercherai te stesso, in quelle acque lontane che sembrano calme.
Percorrei allora vasti mari e saprai che la calma era solo apparente e che c'è sempre un'isola più in là e nuovo mare, fino a ritornare ancora su te stesso.
Forse giudicherai opportuno scalare quella bianca cima che hai davanti.
Allora la felicità ti sembrerà sempre poter essere nella cima, alla quale ti avvicinerai senza poter arrivare.Mancheranno le forze,l'ossigeno, molti saranno i crepacci.
Però, se ti volgerai anche solo una volta indietro, vedrai indicibili paesaggi dove tutta la storia dell'umanità è compendiata in una forma e poi precipiterai nel vuoto.
Quel vuoto che comprende anche, oltre lo specchio e la vetrata, la cima e ancora te stesso che guardi....

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