Gli oggetti, a volte coltivano i nostri desideri, sono il loro sfogo (non si sa quanto naturale o indotto). Attirano, come sirene dalle vetrine. Promettono che la nostra tristezza se ne andrà, insieme alla solitudine. Riempiranno i nostri vuoti, quegli abissi che ci separano dagli altri, da noi stessi, dall'amicizia, dall'amore. E avviene infatti così, per poco....Li guardiamo, li coccoliamo, li compriamo...li portiamo a casa, li proviamo.... Cosa importa se presto ce ne stanchiamo, se subito proiettiamo su altre cose i nostri sogni, come purtroppo avviene persino con gli animali domestici,(quanti tragici abbandoni e maltrattamenti!)... le persone anche...in una sequenza da collezionisti di...esperienze.... "amorazzi"! La parola "nuovo" colma anch'essa i nostri vuoti. Nuova vita, nuovi pensieri, nuova immagine... Nuovo, nuovo.... Moralmente, socialmente, politicamente.... Ma gli oggetti dopo poco riempiono la nostra casa (avete mai fatto un trasloco?) Siamo pieni di cose inutili, ingombranti, imbarazzanti...ma non vogliamo, non possiamo disfarcene...un po' per tirchieria, un po' per l'affetto che ricordiamo aver proiettato...In fondo viviamo di ricordi......ricordi di ricordi di sensazioni....Tutto ciò che chiamiamo nuovo è già stato provato.Chi ricorda l'Ecclesiaste?..." Nulla di nuovo sotto il sole....." Eppure tutto ciò che per noi è un più, inutile orpello..per molti è tanto...un potente oggetto di desiderio, possesso, proprietà.....bisogna aver comprensione per ciò, tolleranza... Il nulla e l'infelicità si alimentano di proiezioni..... E come si potrebbe "consumare", acquistare se no, far vivere una parte opulenta a spese di un'altra misera e disperata?. Non so se tutto ciò sia giusto o sbagliato, necessario o no...e troppo facile parlare quando si può scegliere.... o quando si è dalla parte "giusta".Però un po' esageriamo tutti...le risorse sono limitate e le ingiustizie sono talmente gravi da provocare conflitti insanabili..... forse solo l'ombra di ciò che succederà quando le ingiustizie cresceranno.....
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3 commenti:
A furia di guardare l'ombra (degli altri) si per di vista la nostra...ed anche la luce... Forse si crede sempre che guerra,ingiustizie e calamità siano in fondo lontane da noi...ma l'ombra tende agguati, fà cioè il suo lavoro
Il meccanismo della soddisfazione del desiderio può essere micidiale...e una garantita fonte di orgnaizzazione del consenso (dentro e fuori)...
Bhe, onorata di scrivere l primo commento nel tuo nuovo blog...
:-)
kaapi
A furia di guardare l'ombra (degli altri) si per di vista la nostra...ed anche la luce... Forse si crede sempre che guerra,ingiustizie e calamità siano in fondo lontane da noi...ma l'ombra tende agguati, fà cioè il suo lavoro
Il meccanismo della soddisfazione del desiderio può essere micidiale...e una garantita fonte di orgnaizzazione del consenso (dentro e fuori)...
Bhe, onorata di scrivere l primo commento nel tuo nuovo blog...
:-)
kaapi
Un desiderio che appunto, viene sempre alimentato e, in verità, è un fuoco freddo che non scalda mai e, dopo un certo punto, non illude neanche. Solo che, a volte si continua per abitudine o disperazione.
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