Da quella strada non passava più nessuno. L'erba cresceva, come i suoi sogni s'insinuava in ogni luogo,nascondendo le forme, la realtà.
Le ombre passavano come sogni e le nuove foglie degli alberi riportavano alle antiche, ormai cadute ai bordi del sentiero a farsi, lentamente, polvere.
Ma il Bosco è popolato di invisibili presenze, come nella realtà.
Si confodono i profili delle case, delle cose e degli uomini che, prima di noi, sono passati e, a volte, nei ricordi si mescolano i sogni.
Diverse vite, passate, future, mai presenti, scorrono in mondi paralleli che forse vorrebbero incontrarsi ma che sembrano, in alcuni casi, sapere uno dell'altra.
Ora quella strada passava (o era Lui a scorrere?) e sentiva un universo di fantasmi, come dei mondi paralleli dei quali non conosceva l'accesso ma ne intravedeva i confini. Esseri dimenticati, forse, come stava succedendo a Lui, forse soli in universo non comunicante di individui, dove il vuoto prevaleva sulla Materia.
Non si cerca lo Spirito, è Lui che Ti trova.
Presto li avrebbe raggiunti, per la stessa strada di Tutti. O, forse avrebbe continuato, in eterno il Suo viaggio.
Arturo Ferrara
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