Tra me e te…..E negli
occhi si rispecchia un ruscello, ascoltiamo la stessa canzone dal merlo
sul ramo e vediamo lo stesso corvo che saltella nel prato. Ci separano
molti chilometri e sono passati tanti anni da allora…. gli esseri umani
hanno cambiato modi e abbigliamenti.
Ricordi del carro la ruota che girava e quel cavallo bianco? Tra me e te forse il cercarsi dei volti nella folla i pensieri che sono cambiati insieme a corpi e stagioni. Riprendiamo argomenti sospesi da più di cinquecento anni….. Eppure quella stella passa e ripassa nel cielo lanciandoci un saluto.
Dovrei riconoscere qualcosa, qualcuno chiamandolo con un nome? Corrispondenze, io e te che sappiamo di non sapere mentre continuiamo il gioco che ci fa bambini.
La sorgente e la montagna, il pozzo e la luna, la fanciulla e il guerriero. La Sua immensità la vedi dalle zampe di un millepiedi o dalle complesse trame di una ragnatela…l’arte ricombinatoria è un lancio di dadi troppo simile a volte a una carezza.
Tra noi quel pensiero, corrispondenze che ci inducono ancora a volte allo stupore e poi, nella realtà un incantato evento, un segno, un segnale….
Il tempo che scorre, gli incontri, le trame, la società la lontananza, il dubbio? Noi.
Ma è assenza? La sua angoscia fu sentita da Lei e avvenne anche che Lui sentì il suo smarrimento. Corrispondenze che la Luna amplifica il vento propaga. Chiarori e infinite tenebre coesistono in mondi paralleli e sguardi, voci, parole riconosciute….sogni.
Tra me e te qual è la distanza? E chi e cosa c’è di mezzo qui in questa vita?
Allungo la mano e barcolla nell’aria, lo fai tu da un’altra parte a scacciare un fantasma (o è una mosca che sembra fastidiosa ma ti riporta i miei pensieri?)
eppure le nostre ombre sono abbracciate in quella proiezione d’infinito che la notte intorno a noi ha generato.
Sono unite nel confondersi degli sfondi e nel propagarsi della luce, atomi la cui struttura porta all’amore.Corrispondenze. Tu indichi con l’indice lassù io mostro la terra, in basso…e poi giocando con la luce come ombre cinesi si proiettano i nostri corpi, le menti….. che non possono fare a meno di cercare, nel tempo e nello spazio, corrispondenze.
Ricordi del carro la ruota che girava e quel cavallo bianco? Tra me e te forse il cercarsi dei volti nella folla i pensieri che sono cambiati insieme a corpi e stagioni. Riprendiamo argomenti sospesi da più di cinquecento anni….. Eppure quella stella passa e ripassa nel cielo lanciandoci un saluto.
Dovrei riconoscere qualcosa, qualcuno chiamandolo con un nome? Corrispondenze, io e te che sappiamo di non sapere mentre continuiamo il gioco che ci fa bambini.
La sorgente e la montagna, il pozzo e la luna, la fanciulla e il guerriero. La Sua immensità la vedi dalle zampe di un millepiedi o dalle complesse trame di una ragnatela…l’arte ricombinatoria è un lancio di dadi troppo simile a volte a una carezza.
Tra noi quel pensiero, corrispondenze che ci inducono ancora a volte allo stupore e poi, nella realtà un incantato evento, un segno, un segnale….
Il tempo che scorre, gli incontri, le trame, la società la lontananza, il dubbio? Noi.
Ma è assenza? La sua angoscia fu sentita da Lei e avvenne anche che Lui sentì il suo smarrimento. Corrispondenze che la Luna amplifica il vento propaga. Chiarori e infinite tenebre coesistono in mondi paralleli e sguardi, voci, parole riconosciute….sogni.
Tra me e te qual è la distanza? E chi e cosa c’è di mezzo qui in questa vita?
Allungo la mano e barcolla nell’aria, lo fai tu da un’altra parte a scacciare un fantasma (o è una mosca che sembra fastidiosa ma ti riporta i miei pensieri?)
eppure le nostre ombre sono abbracciate in quella proiezione d’infinito che la notte intorno a noi ha generato.
Sono unite nel confondersi degli sfondi e nel propagarsi della luce, atomi la cui struttura porta all’amore.Corrispondenze. Tu indichi con l’indice lassù io mostro la terra, in basso…e poi giocando con la luce come ombre cinesi si proiettano i nostri corpi, le menti….. che non possono fare a meno di cercare, nel tempo e nello spazio, corrispondenze.
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già pubbicato in Spinder febbraio 2008