La Candela
In quella Valle a volte oscura,
verso e oltre quella cima
dove forse c’è un altro mondo,
la mia mente torna e ritorna,
sospesa dal tempo della mia vita.
Chi mi osserva fuori dal corpo
tentare un volo che un’ombra frena
tra forme ostili nascoste nelle tenebre?
Mentre guardi sei osservato
ma chi osserva oltre lo sguardo
chi conosce le strade del Nulla?
Cerco forse quel volto guida
e la voce a cui cantavo le mie melodie,
quell’aura che illumini la notte
e la parola che non sia illusione
ma trovo anime inquiete
che forse vorrebbero raccontare
i loro sogni mai sognati
forme sempre diverse ma uguali
nella loro antica disperazione.
La Notte è fragile come il mio volo
che si spegne come una candela
nella piccola stanza del mio corpo.
c°.Arturo
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