La" Ricerca del Tempo Perduto"di Proust è come un'onda che ti porta al largo dove i sentimenti evaporano al Cielo, è come un fiume che Ti attraversa la coscienza per arrivare al mare dell'universale, è come un vento che ti solleva in alto verso la Luna che attraversi per arrivare in quei luoghi della memoria rinchiusi nel segreto di ogni vivente e sono quel filo rosso che li unisce tutti in una delicata armonia, sono lacrime che diventano pioggia che disseta deserti di solitudini, sono pensieri che riscattano secoli di vite inutili, prigioniere o violente. La "Ricerca"è qualcosa (forse anche qualcuno) di indefinibile a cui ti puoi soltanto abbandonare, nel silenzio.
Arturo Ferrara lab.artfer Torino