Guarda, appesa al muro. E' quasi un prolungamento della parete. Quegli occhi, un tempo, videro cose che non sanno narrare. Come ricordare? Tutto è di creta: Una sottile patina di colore, rigorosamente opaca non nasconde la propria identità. Eppure è una finzione sia ciò che vedi, sia ciò che rappresenti. E' ardito anche solo il pensare di andare "oltre".
Storie, tante storie, rappresentate da un simbolo. Un simbolo che ognuno interpreta come vuole e che, forse, sarebbe meglio non interpretare.
Passano di fronte, assenti, distratti e soli. Non vedono. Nulla, niente o nessuno che non sia il loro specchio.Dietro nessuno potrà mai guardare oltre che il muro.
-"Non sono la Tua maschera eppure ti ricordo le tue identità perdute, anzi mai avute: E sono proprio ciò che vedi:"-
Storie, tante storie, rappresentate da un simbolo. Un simbolo che ognuno interpreta come vuole e che, forse, sarebbe meglio non interpretare.
Passano di fronte, assenti, distratti e soli. Non vedono. Nulla, niente o nessuno che non sia il loro specchio.Dietro nessuno potrà mai guardare oltre che il muro.
-"Non sono la Tua maschera eppure ti ricordo le tue identità perdute, anzi mai avute: E sono proprio ciò che vedi:"-
(l'opera raffigurata è "Guerriero" di Arturo Ferrara ,creta colorata, in una elaborazione foto-grafica dell'Artista, proprietà privata diritti di riproduzione riservati.)
6 commenti:
io credo che tutti portino una maschera. davvero pochi sono quelli che sono. la mia, ad esempio, ha l'espressione accigliata.
ops... Emily ^_^
Quindi non sei "accigliata", Emily?
Le identità mai avute sono spesso quelle più ambite, desiderate, sognate.
per Rossana
Chissà forse le identità "mai avute" sono proprio quelle "vissute"
Sì, vissute fortissimamente.
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