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1/15/2012

Forse no

Un'immagine che ritorna dall'ombra. Un sogno che si ripete. Un suono all'improvviso del quale non indovini la provenienza. Forse segni, segnali, forse no.
Due occhi misteriosi ma quasi conosciuti che ti osservano, un gesto gentile, parole che ti ricordano un lontano passato, sensazioni. Simboli, allegorie, forse no.

Forse no. La vita che non basta a se stessa induce il sogno, il pensiero, forse la follia.
Forse no. Altre dimensioni, cose sfuggite, parole mancate o udite e non ascoltate, immagini che sono passate lasciando un segno nella mente, senza essere elaborate dalla coscienza.
Forse no.Chiunque, ovunque....
Se tutti i miei pensieri prendessero forma, forse, vedrei, sentirei,qualcosa che non ho mai visto, cioè Te, nella Tua profonda identità. Se ogni sogno fosse riunito in un grande storia, forse la trama sarebbe la Tua vita che non conosco se non marginalmente. Anche la Tua voce, diventerebbe solista in un grande armonico concerto, scritto per Te.
Percepirei allora il mondo in un'altra maniera, e il suono degli alberi e del Bosco mi mostrerebbe la strada, così le nuvole e la pioggia e questa neve che ora cade.
Tutte le ombre, tutte le forme proiettate per strada cercherebbero l'originale per trovare ancora nel tempo, nello spazio, fra tante dimensioni, altre ombre.
E io, ombra dell'ombra mi ricongiungerei a me stesso, nella proiezione di Te, nell'arcobaleno o nella notte più oscura, nel vuoto o fra mutevoli pianeti che vanno e vengono come palline colorate nell'Universo.
Forse no. Ma in fondo cosa importa?

già pubblicato in "artemidoro" in Splinder

La tela a olio  "Al di là" è opera di Arturo Ferrara e la proprietà è privata

2 commenti:

fantasia972 ha detto...

"La vita che non basta a se stessa induce il sogno, il pensiero, forse la follia."
Credo che qui sia il centro di tutto o forse no. ;)
abbraccio e ingranaggi cerebrali in movimento, i miei naturalmente. Grazie!

Arturo Ferrara ha detto...

Di solito nei miei testi da qualunque parte ci si ponga il centro è nel luogo fissato perchè i confini e la circonferenza li stabilisce il lettore con le Sue percezioni ed intuizioni. Ecco il cigolio che sento .... sono gli ingranaggi cerebrali che io ungerei con qualcosa di buono, da bere o da mangiare.(ps.i miei sono piuttosto anchilosarti però con un po' di "Fantasia" si possono risvegliare.)