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3/10/2012

In fondo alla strada

La Sua caratteristica Ombra, in fondo alla Strada. D’improvviso si spense la Luce dell’unico lampione.
Un segno, un segnale, un sogno?
Il cielo era coperto, non si vedevano né Luna né Stelle e la Notte era così oscura da ricordare qualcosa di terribile e antico nella memoria, come una caverna fredda dove ci si rifugiava colmi di terrore.
Con l’unica Luce spenta, logicamente avrebbe dovuto anche svanire l’Ombra. Chi e cosa poteva proiettare un’ombra nella Tenebra?
Una quasi consistente forma oscura, Lei, la Sua caratteristica Ombra al fondo della Strada invitava, era come un riassunto di molte storie, tante vite….
Non si vedeva più nulla, neanche la strada…incredibilmente solo l’Ombra il resto lo si immaginava.
Cosa dava diritto a credere che con il buio fosse cambiato il paesaggio, gli esseri, lui stesso?
Eppure sapeva, sentiva che nulla era come prima, neppure la dimensione nella quale pensava di trovarsi.
L’Ombra sembrò interessarsi ai suoi smarrimenti, La Sua caratteristica Ombra che sempre avrebbe conosciuto in qualsiasi tempo e spazio, sembrò sorridere (Ma come può sorridere un’ombra, non è forse terribile e inquietante il Suo tentativo?).
Si trovo vicino a Lei e trovo la Sua mano nella Sua…. Era come avere tra le mani la tenebre è un sogno….tutto così inconsistente ma così reale….
Ora aveva ancora senso qualcosa per Lui che era entrato nel regno delle Ombre, che si era riunito a Lei?
Si riaccese il Lampione. (Gli umani amano pensare sia un Faro) La strada era la stessa, triste come prima,
Sarebbe stata popolata, solo tra poco, da volti sconosciuti, cose in movimento. Nel cielo non stelle né Luna, si sarebbero ancora alternate storie ed oggetti, forme.
Non Lui che guardava…. (Quali invisibili osservatori ora descrivono la scena?)
Il Vento, il Silenzio…..Nessuno.
In fondo alla strada né Lui ne l’ombra, la caratteristica Ombra di Lei.
 
pubblicato in spinder 24 marzo 2009
di Arturo Ferrara

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Apparire oltre l'apparenza...in fondo alla Strada.
Ciao Artù!

Anonimo ha detto...

ho dimenticato la firma. Non riesco ancora ad abituarmi a questo blog...ariciao, enza