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3/13/2012

Corrispondenze

Tra me e te…..E negli occhi si rispecchia un ruscello, ascoltiamo la stessa canzone dal merlo sul ramo e vediamo lo stesso corvo che saltella nel prato. Ci separano molti chilometri e sono passati tanti anni da allora…. gli esseri umani hanno cambiato modi e abbigliamenti.
Ricordi del carro la ruota che girava e quel cavallo bianco? Tra me e te forse il cercarsi dei volti nella folla i pensieri che sono cambiati insieme a corpi e stagioni. Riprendiamo argomenti sospesi da più di cinquecento anni….. Eppure quella stella passa e ripassa nel cielo lanciandoci un saluto.
Dovrei riconoscere qualcosa, qualcuno chiamandolo con un nome? Corrispondenze, io e te che sappiamo di non sapere mentre continuiamo il gioco che ci fa bambini.
La sorgente e la montagna, il pozzo e la luna, la fanciulla e il guerriero. La Sua immensità la vedi dalle zampe di un millepiedi o dalle complesse trame di una ragnatela…l’arte ricombinatoria è un lancio di dadi troppo simile a volte a una carezza.
Tra noi quel pensiero, corrispondenze che ci inducono ancora a volte allo stupore e poi, nella realtà un incantato evento, un segno, un segnale….
Il tempo che scorre, gli incontri, le trame, la società la lontananza, il dubbio? Noi.
Ma è assenza? La sua angoscia fu sentita da Lei e avvenne anche che Lui sentì il suo smarrimento. Corrispondenze che la Luna amplifica il vento propaga. Chiarori e infinite tenebre coesistono in mondi paralleli e sguardi, voci, parole riconosciute….sogni.
Tra me e te qual è la distanza? E chi e cosa c’è di mezzo qui in questa vita?
Allungo la mano e barcolla nell’aria, lo fai tu da un’altra parte a scacciare un fantasma (o è una mosca che sembra fastidiosa ma ti riporta i miei pensieri?)
eppure le nostre ombre sono abbracciate in quella proiezione d’infinito che la notte intorno a noi ha generato.
Sono unite nel confondersi degli sfondi e nel propagarsi della luce, atomi la cui struttura porta all’amore.Corrispondenze. Tu indichi con l’indice lassù io mostro la terra, in basso…e poi giocando con la luce come ombre cinesi si proiettano i nostri corpi, le menti….. che non possono fare a meno di cercare, nel tempo e nello spazio, corrispondenze.
 
artemidoro blog fnfpvcbmpsvec Arturo Ferrara °artfer Lab Torino
già pubbicato in Spinder febbraio 2008

4 commenti:

Anonimo ha detto...

è bellissimo!
fantasia972

Anonimo ha detto...

Ora, che un lancio di dadi sia simile ad una carezza non me lo so spiegare. Ciao, Paolo

Arturo Ferrara ha detto...

per Paolo
"il Tempo è un fanciullo che gioca a dadi", disse Parmenide (solo un po' di tempo fa)le similitudini dei poeti e dei filosofi, ma forse anche quelle di tutti gli altri (matematici inclusi)son sempre difficilmente "spiegabili", non so se solo "ora".

Anonimo ha detto...

"Ora" e' un modo toscano per dare il via ad una domanda su una,in questo caso,similitudine a cui uno non crede che potrebbe essere meglio scritta: "ma che mi vai a raccontare?". Cmq bella questa frase che ho riletto in un contesto variabile indipendente (giusto per rimanere in math.), Ciao Paolo