Da quella strada non passava più nessuno. L'erba cresceva, come i suoi sogni s'insinuava in ogni luogo,nascondendo le forme, la realtà.
Le ombre passavano come sogni e le nuove foglie degli alberi riportavano alle antiche, ormai cadute ai bordi del sentiero a farsi, lentamente, polvere.
Ma il Bosco è popolato di invisibili presenze, come nella realtà.
Si confodono i profili delle case, delle cose e degli uomini che, prima di noi, sono passati e, a volte, nei ricordi si mescolano i sogni.
Diverse vite, passate, future, mai presenti, scorrono in mondi paralleli che forse vorrebbero incontrarsi ma che sembrano, in alcuni casi, sapere uno dell'altra.
Ora quella strada passava (o era Lui a scorrere?) e sentiva un universo di fantasmi, come dei mondi paralleli dei quali non conosceva l'accesso ma ne intravedeva i confini. Esseri dimenticati, forse, come stava succedendo a Lui, forse soli in universo non comunicante di individui, dove il vuoto prevaleva sulla Materia.
Non si cerca lo Spirito, è Lui che Ti trova.
Presto li avrebbe raggiunti, per la stessa strada di Tutti. O, forse avrebbe continuato, in eterno il Suo viaggio.
Arturo Ferrara
artemidoro blog fnfpvcbmpsvec lab artfer 2012
2 commenti:
Non si cerca lo Spirito è lui che ti trova è una bella frase. Soprattutto considerando che lo Spirito è dentro di noi e da dentro la forza è immateriale, inesplorata, quasi ingestibile. E da fuori mostriamo la vulnerabilità. Bello, mi piace. E se ho parafrasato diversamente dalle tue intenzioni mi dispiace. O, anzi, mi piace, perché i punti di vista sono il sale della sopravvivenza.
Ciao!
(si, sono tornato a bazzicare in rete, chissà se durerà? Per ora qua sono... Buona giornata Artemidoro!)
buon ritorno e permanenza in rete. I miei testi hanno in genere diverse chiavi di lettura quindi ogni interpretazione sensibile e intelligente è sempre gradita e rappresenta una nuova via.
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