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2/26/2012

Nuvola

Nuvola, nuvola.....nuvole il mio cuore. Chi risponderà alle mie mute e nude domande? Alberi del Bosco, silenziosi abitanti, voi conoscete il mio cuore. Roccia, rugiada, nuvola,nuvole.... Ospite in questa dimensione io vorrei guardare al di là, con poveri occhi, ascoltare la voce degli Spiriti con umane orecchie, non per ambizione o per curiosità ma per trovare un po' di pace.
La Notte scende lentamente  e le nuvole nel cielo paiono sospese. Perchè il Tempo scorre e io, in bilico sull'onda, temo di non restare a galla?
Scivolare nella Notte, nonostante gli odori del Bosco, nonostante il pullulare di esseri intorno, nonostante....

Nuvola, nuvola, nuvole .... Amica non hai ascoltato il mio cuore ed eri pronta ad offrire tutto ciò di cui non avevo bisogno, ma non ha colto l'essenza, l'attimo del mio infinito dolore..... Cuore, Cielo, Terra.....fiore.
il Silenzio del sogno e l'Angoscia. Chi risponderà.... saprò, potrò ascoltare..... Nuvola, nuvole...cuore, sorgente, sorgerai Sole?
già postato da: artemidoro giugno 01, 2010  in Splinder

2/15/2012

Gioco



Lentamente la palla saltella e il bimbo gioca, gioca. Il suono armonico e ritmico è sorretto da agili braccini e da sorrisi, il moto non sarà perpetuo ma l’illusione che lo sia sostiene il gioco.
La fanciulla guarda da lontano e vorrebbe ancora essere lei a giocare ma altri umori la spingono lontano.Solo il vento dell’amore, nulla più, il trionfo dei sensi su un corpo che non è più di bimba.
Il vecchio guarda e una lacrima scende interiormente, fuori un sorriso dolce e uno sguardo vago.
E poi il tramonto sul viso infuocato della fanciulla, sull’ebbrezza felice del bimbo sul volto sempre più bianco del vecchio.
Per consapevoli ed inconsapevoli il nuovo giorno che verrà è pignorato da ombre lunghe e sottili che si allungano intorno alla piazza…..
Si ferma il gioco cala il silenzio, la notte. La palla scivola, lontano…..  
 artemidoro blog fnfpvcbmpsvec lab artfer 
diritti riservati Arturo Ferrara

2/14/2012

Oggi

Ogni giorno vedo il Tuo viso diverso, con tante sfumature di luce, in tante prospettive. I Tuoi occhi che sfuggono e guardano nel profondo,  nello stesso tempo, aprono porte nell'infinita femminilità del Tuo essere per chiuderle all'improvviso, dove timidezza e coraggio, pudore e risolutezza sono energia pura.
E così non so chi sei (e non mi preoccupo in fondo di saperlo perchè qualcosa in me, da sempre ti conosce oltre la conoscenza razionale) e neppure se cominciare il cammino (ma chissà da quanto tempo e nel Tempo è cominciato) in bilico, nel filo sospeso su abissi, tra il mio io e il tuo.
Ma vorrei dirti che la società e il Tempo assaliranno i nostri volti, attaccheranno i nostri sogni tentando di trasformarci in obbedienti manichini capaci a stento di muovere la testa, per un un obbligato sì.
Si tenterà di definirci, programmarci tutto, conformarci, trasformare tutto in una regola, un'abitudine, un vizio. E i sui nostri occhi, così limpidi, nonostante tutto, si tenterà di mettere un velo o di circondarli di fondali di carta dove nulla sarà così come è tutto per apparire, ingannarci, venderci qualcosa per svendere e distruggere infine noi stessi.
La Luce che passa su di Te e che immediatamente ha illuminato una parte oscura di me, quella che avevo nascosto alla Luce, alla Possibilità, vorrei che rimanesse in questa oscurità che mi circonda come un Faro. Io vorrei solo prendere le Tue mani e sentire che esisti, che ci sei e proteggerle da ogni tipo di bruttura, ipocrisia e violenza, le Tue mani, il Tuo volto i Tuoi occhi, ormai il mio mondo.
E vorrei anche oggi, un Tuo sguardo.

Aruro
(post inedito)

2/12/2012

Sapere

Che io possa divenire terra,
che io possa divenire cielo,
che io possa divenire il mare,
che io possa crescere
allargando e allungando il mio corpo
 fino a disperdermi
nel vuoto dell'infinito.
(Preghiera dello Sciamano)

Prendo diverse forme e vivo diverse vite, nel corso del tempo, realizzo i sogni interrotti e sconto gli errori passati.
Proprio perchè so che non esiste il Tempo, appaio a me stesso a volte come un cielo stellato e io sono quella stella brilllante che non c'è più da un pezzo, almeno nel Tuo sistema di riferimento.
Assumo diverse immagini e simboli che rappresentano la mia anima multiforme e quando Tu mi separi dal tutto non posso che compiangere i tuoi limiti che moltiplicano per mille l'unica e comune difficoltà di vivere qui, sulla Terra.
A volte raduno i compagni di un tempo che fu, come fa un regista con i suoi attori preferiti e ammiro la consapevolezza (anche se parziale) di ognuno nel riconoscimento.
Poi  come la nebbia nascondo ogni cosa, soprattutto quell' io che tu hai già  catalogato e credi di aver identificato, come pioggia bagno i tuoi pensieri e come sole illumino i  tuoi sogni per dirti che ancora tutto esiste, anche la strada tra le stelle oppure che stai sognando sempre e ancora pensando.
So di non essere nulla…. neppure una ciclica funzione, un parafulmine di storie che scarica sentimenti e sensazioni in un foglio, una tela o modella con la creta forme passeggere e labili che tentano di rivivere.
So di non sapere nulla…. (quindi non potrei sapere di sapere) e questo paradosso di sapere qualcosa è la cosa più assurda e più folle, perchè se non sapessi non potrei parlare, ma se parlassi dimostrerei di non sapere.

 Arturo Ferrara 
fnfpvcbmpsvec lab artfer Torino
pubblicato il 26 dicembre 2010 in Splinder

2/09/2012

Non si può dire ci abbia lasciato quando questo è restato

Amore a prima vista
Un omaggio a
Wislawa Szymborska

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?


Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto.


Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.

Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

2/07/2012

Solo e smarrito

Camminava e non riconosceva quasi più nulla intorno a sé. Cosa era successo? Dove erano i prati dove aveva corso e giocato, rincorso i sogni? Grandi palazzi, gia un po’ invecchiati, li sostituivano . Cortili,strade,vetrine….. avevano occupato gli spazi della sua vita. Era come se nel giardino dei suoi ricordi fossero state costruite, abusivamente case ed oggetti ad invadere e distruggere un mondo antico e mitico, dove ogni nome corrispondeva alle cose, i sentimenti erano forti ed intensi, le parole non risuonavano false ed ambigue nella mente. Eppure nei volti che un tempo non guardava e che invece ora fissava intensamente, quasi per trovare una spiegazione, o forse un aiuto, c’era un qualcosa di antico e conosciuto che, follemente pareva dire che il tempo non era passato, che gli esseri sono solo funzioni, al di là della loro identità e funzione .
Allora veniva naturale chiedersi che senso avevano avuto i suoi giorni e dove, dove avrebbero portato questi pensieri. Arrivò davanti al portone della sua vecchia abitazione, rimase colpito quando vide, allo stesso piano dove aveva vissuto, nel citofono, un cognome perfettamente uguale al suo. Unito (forse un segno, un simbolo?) ai pensieri che aveva avuto prima, sulla precarietà di ogni esistenza e sul concetto di funzione, nel quale anche la presunta identità è inglobata in una visione piu’ ampia. al di la’ del tempo e dello spazio….Si sentì ancor piu’ inesorabilmente solo e smarrito, prigioniero dell’ immagine che aveva di sé.

artemidoro blog fnfpvcbmpsvec lab artfer Torino

2/03/2012

Chiusura di Splinder

E' vero ho salvato tutti i miei post sul computer e li ho anche trasportati in  http:aiuola//wordpress.com ,un sicuramente più affidabile spazio, eppure la chiusura di SPLINDER, è stata molto più dura di quanto pensassi.
Tutto svanito, il 31 gennaio, avatar, blog, post fotografie, tutto.... Un grande vuoto, il nulla. Anche se molti so dove ritrovarli penso a quelli che non han trasportato i loro scritti o addirittura non li hanno salvati. Chi distrugge un patrimonio del genere di anni di diari, racconti esperienze (non importa neppure quale sia il loro valore, anche se ce n'erano veramente alcuni di ottima valenza artistica e letteraria) andrebbe arrestato.
Mi auguro che la sua incapacità si traduca e si tradurrà sempre (come penso sia probabile) in fiaschi commerciali.
Nulla e nessuno è intervenuto a salvare questo patrimonio. E' questo dimostra (ammesso ce ne fosse bisogno) che siamo solo considerati dei potenziali clienti o dei numeri per procacciarsi clienti, per vedere idiozie come suonerie, propagandare giochi d'azzardo e tutte le immondizie che popolano la rete e i giornali.
Invito tutti però a continuare, al di là di tutto, oltre tutto, comunicare, leggere, scrivere, trasmettere..... Più che mai ce n'è bisogno oggi dove ci facciamo curare da coloro che chi hanno fatto ammalare con la loro avidità, sete di potere, mancanza di sensibilità e una fondamentale incultura e indifferenza  di fondo, solo inferiore al loro egoismo.
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